Cascate dell’Acqua Fraggia

Dalle cascate dell’Acqua Fraggia al borgo abbandonato di Savogno.

Dov’è

In Val Bregaglia, presso Piuro (Sondrio), 121 km da Milano [Mappa]

Dopo aver percorso la SS 36 del Lario, a Colico proseguire per Chiavenna, dove si prenderà al bivio tra Madesimo (SS 36 del Passo dello Spluga) e Val Bregaglia (SS 37 del Passo del Maloja) quest’ultima direzione. Appena fuori Chiavenna si trova Piuro e le cascate dell’Acqua Fraggia, visibilissime dalla strada, dove si potrà lasciare l’auto nel parcheggio dell’area attrezzata.

Com’è

partenza: Piuro, frazione Borgonuovo, 380 m s.l.m.
arrivo: Savogno, 932 m s.l.m.
dislivello: 552 m
percorrenza: circa 2 ore
giudizio: **** (cascate, resti architettonici)
difficoltà: **  (escursionisti)

Percorso

Le cascate dell’Acqua Fraggia sono una delle località più spettacolari delle Alpi lombarde. Dalla base delle cascate, da cui si ammira uno spettacolo unico, si può raggiungere a piedi il borgo di Savogno, antico insediamento a monte della cascata, abbandonato dalla metà del ‘900 ed ora in parte recuperato per villeggiatura.

Esistono diversi sentieri per salire a Savogno, noi abbiamo percorso all’andata quello che da Borgonuovo raggiunge a Ovest i resti dell’insediamento di Cànoa, dove si iniziano ad incontrare quelle che sono la particolarità di questa zona: resti di insediamenti degli abitanti della valle, che costruivano sempici rifugi addossati al fianco della montagna, con murature in pietra a secco, di solito di due piani con pavimenti in legno.

Raggiunta la sommità della cascata, ci si innesta sulla mulattiera che, salendo accanto alla cascata, porta a Savogno. Si tratta di un sentiero costruito dagli abitanti del borgo, costituito da quasi 3000 gradini in pietra.

Raggiunto Savogno si possono ammirare gli edifici, relativamente grandi, caratterizzati da imponenti murature in pietra, da balconi a ballatoio in legno e da tetti in lastre di pietra; non mancano edifici completamente in legno.

Per il ritorno a fondo valle si può seguire il sentiero che raggiunge le Stalle dei Ronchi, dove si incontrano altri edifici, questa volta adibiti dagli abitanti di Savogno non ad abitazione ma a stalle e depositi, compreso un’antico deposito di botti.

Nei pressi di Piuro e delle sua cascate, si trovano un’altra interessante località: alle spalle di Prosto, paese a metà strada tra Chiavenna e Piuro, si prova il percorso delle Marmitte dei Giganti, cavità naturali scavate in epoca glaciale.

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6 risposte

  1. Emanuele ha detto:

    Io ci abito e voglio dire a tutti coloro che vogliono venire a visitare questo angolo di paradiso di non aspettare e correre subito qui, perchè sono, secondo il mio parere e quello di molti, una delle meraviglie del mondo 😀

  2. Gabriele Finessi ha detto:

    Appena stato, concordo pienamente!

  3. Francesco ha detto:

    Buongiorno,
    volevo chiedere un informazione, nei pressi delle cascate è possibile grigliare?
    Sono presenti dei barbecue pubblici?
    Grazie mille,
    Francesco

  4. vito ha detto:

    Luogo magnifico, incantevole. Tutta la zona Chiavennesca è ottimamente conservata. C’è anche una bellissima pista ciclabile. Savogno è veramente un posto fuori dal tempo. Il rifugio molto accogliente.
    Grazie 1000 per la segnalazione.

    Vito,
    Milano

  5. Manuela ha detto:

    Luogo incantevole e suggestivo. Da non perdere!!!

    Manuela

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